Come impostare la scheda critica di un dipinto?

Domanda di Make up Pleasure: Come impostare la scheda critica di un dipinto?
Buonasera amici anseriani, mi sono da poco accordata con un docente della mia università  per iniziare le ricerche ineerenti la mia tesi di laurea in storia dell’arte moderna. Il problema è che lui, avendo avuto in passato esperienze negative con candidati “sgrammaticati”, ora prima di firmare gli statini fa compilare ai laureandi una scheda critica ineerente un dipinto, che sia lunga all’incirca 2 o 3 cartelle. So che naturalmente devo fare una descrizione dell’opera, corredandola di notizie circa l’ubicazione, l’autore, la data della realizzazione ecc, ma siccome ho una gran fifa di fare brutta figura, mi chiedo se qualcuno di voi conosce qualche criterio guida che mi possa aiutare a fare una buona scheda critica.
Vi ringrazio in anticipo ^^

Migliore risposta:

Answer by lorenzo p
Una scheda critica di un dipinto per dirsi completa dovrebbe essere cosi’ composta ( non necessariamente nell’ordine ovviamente):

Autore.
Il riconoscimento di che autore si tratta e’ naturalmente il primo dato essenziale e a questo si possono correlare delle voci piuttosto importanti.Anzitutto se il dipinto e’ citato da delle fonti dell’epoca dell’autore o in inventari o storiografie successivi e riportare quanti se ne possono avere a disposizione.Di alcune opere si conosce nei dettagli anche il contratto di allocazione,e nel caso per non rendere troppo prolissa la scheda si potrebbe rimandare ad una nota che lo descriva integralmente.
Ricordati se poni delle fonti critiche o biografiche di rimandare con una nota alla titolazione completa del documento a cui ti riferisci ( ad esempio per l’opinione di un critico rimanderai alla pubblicazione in cui l’opera e’ citata e l’anno di edizione).
Inoltre se ne hai la possibilità ripercorrere la vicenda critica del dipinto;non tutti ne hanno una lineare ( ad esempio Il martirio di San Matteo di Caravaggio ha sempre avuto consenso unanime,ma non cosi’ ad esempio il San Francesco di Cremona di attribuzione relativamente recente),ovviamente citando nelle note la pubblicazione in cui un determinato critico espone la sua posizione.

Prima di procedere con questa documentazione ovviamente dovrai riportare le misure ( su alcuni siti sono riportate esattamente al decimo di millimetro) ,e la tecnica.
Correlate a queste alcune voci secondarie da porre a margine in una trattazione a se:ovverosia resoconti dei restauri se ce ne sono stati,e riportare le misure esatte se queste sono state mutate come spesso succede.Naturalmente e’ fondamentale esprimersi sullo stato di conservazione.

In genere prima di passare all’analisi iconologica ed iconografica occorrerebbe ripercorrere le vicende del dipinto prima di accedere alla ubicazione attuale:i passaggi di proprietà,se questi ci sono stati,eventuali aste o case antiquarie che lo hanno interessato i nomi dei collezionisti qualora si conoscano e specificare sull’attribuzione al momento della venduta ( il celebre Giorgione di San Pietroburgo fu acquistato come Raffaello) qualora ne portasse una differente.
Alla fine di queste notizie sarebbe opportuno riportare i nomi delle città e l’anno che lo hanno visto protagonista di esposizioni temporanee ( nel caso di Caravaggio ogni due mesi praticamente).

Quindi passare alla analisi vera e propria del dipinto:
con l’iconografia descriverai un determinato soggetto e come l’artista lo abbia sviluppato,se vi sono novità nel suo sviluppo e cercare di approfondire eventuali precedenti iconografici e l’influenza che puo’ avere avuto su altri artisti posteriori.Ad esempio Raffaello nella Maddalena Doni denota una netta derivazione dalla posa della Monnalisa di Leonardo,mentre a sua volta il ritratto di Giulio II e’ stato il prototipo di ritratto ufficiale fino ai giorni nostri.

Con l’iconologia invece ti occuperai di interpretare il significato dell’opera,se abbia valenze simboliche o allegoriche e riportare eventuali documenti letterari o folkloristici da qui questa deriva ( ad esempio la presenza della melagrana in alcune madonne con bambino prefigura la passione che Cristo subirà da adulto,perche’ il melagrano aveva questo significato simbolico oppure le celebri corna del Mose’ di Michelangelo derivano dal passo biblico in cui egli discese dal monte con le tavole e dei bagliori di luce dalla testa ecc).

Ovviamente poi potrai spaziare anche su interpretazioni personali,confronti,metafore facendo attenzione a non uscire eccessivamente dal contesto ( evita espressioni del tipo “anticipa Van Gogh” oppure “un Pollok ante-litteram ” perche’ possono non essere gradite).

Ti faccio una sintesi di come farei una scheda io con un esempio:
http://www.wga.hu/art/c/caravagg/08/50franci.jpg

Nome autore:Caravaggio
Soggetto:San Francesco in meditazione.
nozioni tecniche:olio su tela 130×90 cm
ubicazione:Cremona Museo Civico Ala Ponzone

Provenienza e scriverai tutte le notizie riguardanti il dipinto.

Condizioni di conservazione e resoconto di restauri se ce ne sono stati.

Cita le fonti ed i documenti in cui il dipinto e’ riportato se ne conoscono.

Cita la vicenda critica del dipinto dalla sua entrata nella letteratura artistica ( in questo caso Roberto Longhi 1943,riconferamato nel 1952 come copia o originale mal conservato) e le posizioni dei critici piu’ influenti (Cinotti 1971 lo considerava copia).

Analisi iconografica del dipinto.

Analisi iconologica.

Osservazioni,sviluppo di una linea critica personale ( magari confrontandosi con testi autorevoli),conclusioni.

Se se ne conoscono copie o derivazioni di un certo valore citarle a pie’ di pagina,se invece fosse una replica autografa o una variante riportarlo subito dopo aver identificato il soggetto ( il titolo dell’opera).

Ecco questa e’ una scheda fatta bene! :):)

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