Aiuto!!! Cerco una biografia non wikipediana di Giulo Carlo Argan?

Domanda di Willy Willy 149: Aiuto!!! Cerco una biografia non wikipediana di Giulo Carlo Argan?
E’ importante grazie
Scusate intendevo Giulio Carlo Argan

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Answer by Lucy91
Argan, Carlo Giulio (Torino 1909 – Roma 1992), storico dell’arte italiano. Allievo a Torino di Lionello Venturi, si interessò subito alla storia della critica d’arte e all’architettura, pubblicando nel 1930 gli articoli Palladio e la critica neoclassica e Il pensiero critico di Antonio Sant’Elia. Lavorò presso la Direzione generale delle belle arti a Roma (1935-1955) e insegnò presso le università  di Palermo e di Roma. Impegnato politicamente come indipendente nelle file del PCI, fu sindaco di Roma nel periodo 1976-1979.

Di formazione idealistica, Argan accolse successivamente elementi della metodologia marxista e dell’iconologia, pur continuando a proporre, di contro all’analisi filologica o sociologica, una concezione della storia dell’arte quale ricerca della matrice filosofica o ideologica sottesa alle opere. Come critico militante appoggiò, nel dopoguerra, vari movimenti d’avanguardia, difendendo l’arte astratta e l’architettura moderna. La sua riflessione teorica sul ruolo dell’arte e della critica nel mondo contemporaneo sfociò infine nella precognizione hegeliana della morte dell’arte e, parallelamente a essa, anche della critica (Arte e critica d’arte, 1984).

Tra i suoi titoli fondamentali ricordiamo Walter Gropius e la Bauhaus (1951), Borromini (1952), Pier Luigi Nervi (1955), Brunelleschi (1955), Fra’ Angelico (1955), Botticelli (1956), L’architettura barocca in Italia (1957), Michelangelo architetto (1990, con Bruno Contardi); tra le raccolte di scritti, Salvezza e caduta nell’arte moderna (1964), Progetto e destino (1965), Storia dell’arte come storia della città  (1983), Classico Anticlassico (1984). Grande fortuna ha avuto anche un suo manuale scolastico dedicato alla Storia dell’arte italiana (3 voll., 1968). Numerose, infine, furono le sue collaborazioni con le riviste culturali pi๠importanti del secondo dopoguerra: tra queste ricordiamo “Il Politecnico”, “Belfagor”, “Comunità â€, “Aut-Aut”, “Il Verri”, “Casabella”, “L’Architettura” (fondata da Bruno Zevi nel 1955). Nel 1969 fondò la rivista “Storia dell’arte”.

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