E’ stato presentato presso la tenuta della SaiAgricola di Montecorona, alla presenza dell’assessore comunale all’Ambiente Federico Ciarabelli, il progetto di rimessa in coltura delle pesche di Montecorona. Il progetto è stato portato avanti in collaborazione con Arusia e l’Università di Perugia. Le pesche di Montecorona sono una varietà autoctona che la proprietà preserva con cura dalla totale scomparsa. Il progetto è stato portato avanti in collaborazione con l’Arusia (Agenzia Regionale Umbra per lo Sviluppo e l’Innovazione in Agricoltura) e l’Università di Perugia. Un progetto innovativo e strategico per il recupero della coltivazione della pesca di Montecorona, che era in auge a Umbertide fino al 1960. Alla presentazione sono intervenuti il direttore generale della SaiAgricola Guido Sodano, il responsabile locale della tenuta di Montecorona Roberto Zampieri, l’assessore comunale all’Ambiente Federico Ciarabelli, il presidente di Arusia Adolfo Orsini e il presidente di Slow Food Umbria Sonia Chellini. L’idea di recuperare questa coltura venne a Zampieri quando 12 anni fa, nei mercati di Perugia, vide esposto un cartello in un mercato che indicava pesche di Montecorona. Siccome le pesche di Montecorona non erano pi๠in produzione da tempo, il cartello era evidentemente falso, ma servଠa far capire quanto avesse mercato questa specificità locale. Iniziò un lavoro di ricerca di questa pianta che dai campi di Montecorona era sparita dagli anni 60 e le cui ultime notizie …
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