In media di 4 o 5 pagine, l’introduzione deve presentare il lavoro in maniera
chiara e succinta, giustificandone l’esistenza e dichiarando subito i metodi di
analisi prescelti. In alcuni casi può essere utile anche spiegare la suddivisione
in parti (nel primo capitolo si parla di…).
Secondo molti l’introduzione si scrive alla fine del lavoro e, in effetti, è vero che
solo alla fine il laureando-ricercatore può avere una visione globale del proprio
percorso e può raccontarlo con lucidità . Personalmente consiglio di scriverne
una prima versione subito nella forma di progetto (3-4 pagine).
La prima stesura deve contenere (almeno a grandi linee): una breve
descrizione del contesto, i motivi per cui il lavoro è stato intrapreso, le
aspettative, i dati, le ricerche di partenza, il percorso ipotizzato, etc. (§1.1.).
Scrivendo questa prima bozza di introduzione viene preparato anche uno
scheletro di indice della tesi. Nel corso del lavoro l’introduzione e l’indice
verranno riscritti pi๠volte, ma è importante cominciare ad avere uno schema e
un programma di lavoro per procedere con ordine.
Scrivere l’introduzione della tesi
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